lunedì 24 dicembre 2012

Che il vostro Natale...

Che il vostro Natale
sia ritrovarsi,
incontrarsi,
ascoltarsi,
rivedersi con occhi nuovi.
 
Che il vostro Natale sia
un grande abbraccio
luminoso, colorato,
festoso di canti e giochi di bambini.
 
Che il vostro Natale sia

mercoledì 5 dicembre 2012

Quello che le parole non dicono: la coerenza educativa

Nel post sui capricci vi avevo promesso che avrei approfondito il tema della comunicazione e cosa intendessi con fare attenzione ai messaggi che realmente diamo ai nostri bambini e ragazzi, eccoci.
 
Quando interagiamo con i nostri figli ricordiamoci che anche le azioni comunicano ed è importante mandare messaggi coerenti, sia dal punto di vista di accompagnare le parole con azioni congruenti (e vice versa), sia con l’obiettivo educativo che ci stiamo prefiggendo.

Analizziamo una situazione di vita quotidiana. L’altra sera cercavo di  parlare con un genitore, ma il figlio faceva un casino infernale, dopo averlo ripreso un paio di volte senza troppa convinzione, lui ha trovato la soluzione: “Stasera

sabato 1 dicembre 2012

DESIDERATA

 
A proposito di Natale... questo si che è un regalo!

 
 

Curiosità:
Questo testo viene quasi sempre presentato come “Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo”.
Invece nel 1959 il reverendo Frederick Kates rettore della chiesa di St. Paul, a Baltimore, Maryland, incluse questo pensiero in una raccolta di materiale devozionale. In cima alla raccolta, c’era l’annotazione “Old St. Paul’s Church, Baltimore, A.C. 1692″, che è l’anno di fondazione della chiesa… da qui l’equivoco.
In realtà, l’autore di questi versi è Max Ehrmann, un poeta di Terre Haute, Indiana, vissuto dal 1872 al 1945, e scrisse Desiderata intorno al 1927.
Narra la leggenda che ci sono nel mondo nove “Desiderata”.
Al momento ne sono state ritrovate tre: la prima (la più antica) scritta in sanscrito ritrovata in India, la seconda ritrovata nella vecchia chiesa di Saint Paul a Baltimora nel 1962, la terza ritrovata in Bretagna nel 1998, sull’isola di Groix, in una casupola in pietra di pescatori a picco su un promontorio chiamato “Trou de L’enfer”.