Se vi dicessi che voi genitori avete l’enorme potere di
ridurre quasi completamente la fatica scolastica dei vostri figli?
Le frustrazioni, le punizioni, gli insuccessi, le estati o
addirittura gli anni persi?
Si è in vostro potere.
Ed è anche davvero semplice e banale, anche se serve impegno
e costanza anzitutto da parte vostra.
Si tratta semplicemente di organizzare in modo più
funzionale la vita della famiglia.
Nel mio lavoro a scuola ho l’occasione di vedere i vostri
ragazzi da una prospettiva diversa e spessissimo mi mi capita di incontrare
bambini e ragazzi che fanno una grande fatica ad apprendere, difficoltà a stare
concentrati, nervosismo, disattenzione, apatia, disinteresse hanno spesso una
semplice causa scatenante: IL SONNO.
I bambini e i ragazzi arrivano stanchi a scuola, spesso
digiuni, di corsa, dopo aver litigato coi genitori per alzarsi storditi da
poche ore di sonno e precipitarsi imbambolati e irritati a scuola,
probabilmente in ritardo, magari dopo anche un po’ di televisione, così giusto
per rimbambirsi del tutto da subito e discutere un po’ di più.
La giornata iniziata malissimo per tutti, probabilmente
proseguirà peggio, le insegnanti che non si risparmieranno un commento o una
sgridata, i ragazzi perderanno la prima parte della spiegazione perché ancora
addormentati, le successive per la stanchezza accumulata e così di male in
peggio fino all’agognata campanella, che li restituirà ancor più nervosi ai
compiti pomeridiani o all'attività sportiva e poi tutti di corsa stanchi e
stressati a casa, discutendo per tutto e ritardando i tempi di cena e messa a
letto, che in un perfetto circolo vizioso, renderanno faticosissimi e
probabilmente privi di soddisfazioni indispensabili per dare un senso alla
fatica e ricaricarsi, i mesi invernali, per tutta la famiglia.
Quindi vi va di provare a cominciare col piede,
l’organizzazione e lo spirito giusti? Moltissimo dipende da questo, cioè da noi
genitori!
Viviamo in un mondo accelerato, pieno di stimoli, che ci
costringe ad andare di fretta e troppo spesso