martedì 4 giugno 2013

La sofferenza della separazione

A 102-Year-Old Transport Ship Sprouts a Floating Forest. Learn more about this strange boat in Sydney at the link:

http://www.thisiscolossal.com/2013/06/a-102-year-old-transport-ship-sprouts-a-floating-forest"La sofferenza di chi attraversa la separazione è grande ed è sottovalutata. La sofferenza, specie se non riconosciuta e accolta, genera rabbia, rende cattivi.
Quando diciamo abbandono e perdita usiamo parole che evocano la morte. C'è  un grande, misconosciuto senso di morte nell'esperienza della separazione. Morte di una parte essenziale di sè che ciascuno, con serietà a volte insospettata, aveva proiettato non tanto -o non solo- nel partner e nei figli, ma nel progetto complessivo di vita [...] per guarire dal dolore della perdita occorre attraversare un processo che si chiama lutto.
[...]
Il dolore e la rabbia generati dall'esperienza di una separazione,
 non sono molto diversi da quelli prodotti da un grave lutto. Solo che incontrano meno comprensione sociale. Apprendere che a qualcuno che conosciamo è morta una persona cara ci dispone per lo più a sentimenti di comprensione nei suoi confronti: immaginiamo il suo dolore e siamo pronti a tollerarne le manifestazioni. Se veniamo a sapere che in quella famiglia incombe la separazione ci immaginiamo il litigio, siamo tentati di prender partito, compatiamo i bambini.
[...] La delusione profonda che porta alla scelta radicale della separazione è il più delle volte pari all'idealizzazione del partner e dell'originario progetto o sogno comune. Nel raccontarmi di come è arrivato all'idea di separarsi, mai nessuno me ne ha parlato come una decisione presa a cuor leggero. Quelli che "ai figli non ci pensano" sono pochi: sono quelli che semmai non ci pensavano neanche prima. Spesso infatti la rottura della famiglia porta alla luce infelicità e miserie affettive nel rapporto fra genitori e figli che non nascono con la crisi e con il conflitto della separazione, solo che non varcano la soglia di casa. Conosco famiglie in cui da anni i genitori dormono separati, mangiano in orari diversi, non si parlano se non tramite i figli, intermediari del disamore. Famiglie in cui fare il bene dei bambini è solo un pretesto che serve ad avvalorare la debolezza e l'opportunismo degli adulti incapaci di cambiare una condizione che rende tutti infelici."

I. Bernardini "Finchè vita non ci separi"

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