giovedì 12 aprile 2012

Il gioco continua: ricambiamo l'amore dei nostri figli...


I nostri figli sono follemente innamorati di noi, ricambiamoli!

Provate per un attimo a ripercorrere la vostra vita, vi sarà capitato almeno una volta di essere follemente, innamorati di qualcuno, di svegliarvi al mattino con il solo pensiero di stare con quell’essere meraviglioso, di passare più tempo possibile accanto a lui o lei, di compiacerlo, di leggere nei suoi occhi attenzione, affetto, ammirazione, di vivere in armonia e tenerezza accanto a quella persona per voi unica e senza difetti. Poi le cose cambiano, i difetti ci sono eccome, ma questa è un’altra storia.

Ora vi chiedo di richiamare alla mente il primo sguardo del vostro bimbo, in quello sguardo non c’era tutto l’amore del mondo? Come non innamorarvi immediatamente di quella piccola, fragilissima creatura, che vi guardava con amore immenso e totale, incondizionata fiducia?

Dopo pochi giorni o settimane, già sapevamo quanto ci sarebbe costato quell’amore, notti in bianco, pianti, la perdita totale di uno spazio per sé, non avere più il tempo nemmeno di fare pipì con calma… eppure abbiamo continuato ad amarli. Abbiamo imparato a conoscerli man mano che crescevano e diventavano creature a sé stanti. La gioia della prima volta che ci siamo sentiti chiamare Mamma o Papà ha lasciato il posto alla fatica di conquistarsi quei “titoli” rispondendo ad infinite richieste!

Ma la nostra storia di genitori è anzitutto una storia d’amore, non lasciamo che qualcosa ci faccia perdere di vista questo, non permettiamo alle mille pressioni a cui la vita ci sottopone, ci allontanino dal ricordo di quel primo sguardo fra noi e i nostri bimbi e dalla profonda consapevolezza che loro sono e saranno sempre innamorati di noi, molto più di quel primo grande amore che ricordiamo, mentre non siamo quasi più in grado di ripercorrere la nostra memoria per ricordarci quanto abbiamo amato i nostri genitori nell’infanzia (anche se sappiamo bene quanta importanza rivestano ancora per noi il loro sguardo, i consigli, i giudizi L!).

La storia di ciascuno di noi ha luci ed ombre, anche quella  dei nostri figli l’avrà. Ma se cercheremo di tenere a mente in tutto ciò che facciamo e diciamo, che il loro bisogno più grande è la certezza del nostro amore e che non li abbandoneremo mai per nessuna ragione al mondo; che il loro più grande desiderio è stare con noi e  vederci felici; la loro più grande aspirazione è che siamo fieri di loro. Se riusciremo a farli sentire amati
incondizionatamente, al di là di ciò che fanno o non fanno, al di là degli insuccessi e dei difetti (loro e nostri!). Se sapremo comunicare loro che sono perfetti esattamente come sono e che per questo cerchiamo di aiutarli a trovare le strade migliori con i nostri insegnamenti e talvolta rimproveri. Allora al di là degli inevitabili errori, avremo dato ai nostri figli le fondamenta di sicurezza ed autostima su cui costruire una buona vita.

Sono per una pedagogia positiva, perché dopo tanti tentativi, credo di aver trovato la chiave di volta per ottenere tutto ciò che di buono posso desiderare: l’unico vero potere al mondo è l’amore. In realtà tutte le altre armi sono spuntate al confronto (ricatti, minacce, coercizione, punizioni…), soprattutto in educazione, ma in genere nella vita, l’unica arma che possa spingere l’altro ad un reale cambiamento positivo, a crescere, ad evolvere, è l’amore.

Capito questo, non è che sia proprio tutto in discesa, perché imparare ad amare realmente, a fare scelte ed azioni amorevoli, ad usare parole di tolleranza in ogni situazione, è una gran fatica e non basta una vita.

Il mio esercizio per oggi è questo: guardate i vostri figli, ritrovate nei loro occhi l’amore di quel primo sguardo, provate a trattarli con grande rispetto, affetto, tenerezza, anche e soprattutto la prossima volta che vi faranno arrabbiare, date loro messaggi positivi e poi fatemi sapere com’è andata.

Se funziona (e sono certa che funzionerà) provate ad estendere l’esercizio anche alle altre relazioni e fate rifiorire la vostra vita.

Educhiamo i nostri figli con amore, tenerezza, rispetto, coerenza e pazienza (anche se a volte scappa!). Correggiamoli cercando di far capire loro l’errore, ricordando che la nostra approvazione è il loro faro: non servono ricatti, punizioni, minacce e meno che mai botte. Non riempiamoli di paure o sensi di colpa per indurli a comportarsi come vogliamo, ma non lasciamoli nemmeno in balia dei loro capricci. Trattiamoli da piccole persone, perché questo sono. Ma soprattutto sforziamoci di non intaccare la loro gioia di vivere, la loro forza, la loro curiosità ed il loro innato desiderio di apprendere ed essere “bravi”.
Ricordiamoci che anche e soprattutto quando ci provocano e si comportano male, stanno cercando il nostro sguardo, la nostra attenzione, non facciamoci distrarre dalle molte cose inessenziali, dai canti di sirena che ci confondono, forza, smetti di leggere e vai ad abbracciare i tuoi bimbi!
E se non sono più bimbi ma ragazzi, le proteste si sono trasformate in contestazioni e i capricci in guerre, abbracciali più forte... hanno ancora più bisogno di sentirsi accettati e amati!

4 commenti:

  1. Ricordo i suoi occhi blu... ero stravolta ma li ricordo bene, davano senso a tutto e sì: danno ancora senso a tutto, stavo quasi per dimenticarlo. Troppe fatiche. Angy

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  2. Dalle tue parole traspare una grande stanchezza, ci sono periodi che ci fanno sentire sopraffatti e questo è particolare per tutti.
    Sono sicura che dentro di te troverai una forza insospettata e spero che ritrovare il la profondità di quello sguardo possa darti una bella spinta!
    Un abbraccio, Fede

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  3. Gli occhi stupendi di Emma li ho in mente ogni volta che la guardo; ha quasi 6 anni ma resta la persona che più mi ha regalato gioia nella vita. Quando, con grande impegno non lo nascondo, uso una parola dolce al posto di quella sgarbata, mi commuove vedete subito come si dia da fare per farsi compiacere... I nostri bimbi sono la cosa più preziosa del mondo, credono a qualsiasi cosa diciamo loro, sono tabule rase in cui scriviamo quello che poi sarà, in gran parte, il loro futuro. È una responsabilità immensa e dovrebbe richiedere ogni sforzo ed attenzione, studio e dedizione. Ma soprattutto amore... Perchè è per amore che si fanno i figli!!!!!!! Da quando poi alla prima se n'è aggiunto un altro, Fabio di 4 mesi, ho capito che l'amore nom si divide ma si moltiplica... e spero tanto di essere una brava mamma per i miei meravigliosi bimbi. Quanta gioia! Un abbraccio Alice

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  4. Che dire? Mi hai commossa! Davvero un bellissimo pensiero, Alice, GRAZIE.
    "L'amore non si divide, si moltiplica" e anche se la cosa non vale per il tempo e lo stipendio, i fratelli sono sicuramente il regalo più bello che possiamo fare ai nostri bimbi.
    Chissà se saremo brave mamme e bravi papà...è l'interrogativo che attanaglia tutti i genitori. Io mi consolo sempre pensando alla definizione di Winnicott che parlava di "madre suffcientemente buona", perchè se è difficile definirsi una brava mamma, è sicuramente più facile sentirsi una mamma abbastanza buona...
    ma con tutto l'amore che trasuda da ogni tua parola non avrei grandi dubbi se fossi in te!
    Un bacio a te e ai tuoi piccoli e tieni duro!
    Del resto hai messo fra i tuoi bimbi una buona distanza per riuscire a conciliare tutto.
    Fede

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