Nel post “Quello che le parole non dicono: la coerenza
educativa” vi avevo promesso che avrei approfondito lo spinoso tema delle
regole, eccomi qua!
Regole: poche ma buone!
Buone perché sono utili e fanno bene a tutta la famiglia. La
famiglia è una piccola comunità e dovrebbe essere il luogo delle relazioni dove
tutti stanno bene e si sentono al sicuro. Questo accade se i bisogni di tutti i
membri sono presi in considerazione e si cerca di creare armonia. Le regole
sono buone se servono a creare questo clima e a far funzionare bene la nostra
piccola comunità famiglia, nel rispetto delle esigenze di tutti: genitori e
figli.
Le regole sono buone se creano un ambiente sereno, ordinato
e prevedibile, se aiutano a creare una routine, che è un contenitore sia fisico
che emotivo sano per i bimbi.
Immaginate per assurdo una casa in cui regna il caos, non ci
sono regole, tutti fanno quello che gli
pare, ovviamente si sclera, soprattutto i genitori, che quando c’è troppo casino, gridano e tirano un ceffone al primo figlio che passa, senza un vero perché. Senza regole, non dovrebbero esserci nemmeno sanzioni, ma in una situazione di delirio, ovviamente prima o poi qualcuno si arrabbia e si sfoga con gli altri. Un bambino che cresce in un ambiente così, oltre a dover sopravvivere nel caos, sa che qualunque cosa faccia, che si comporti bene o male (ma poi: bene o male rispetto a cosa, che senza regole, non ci sono nemmeno indicazioni?), prima o poi gli arriverà un ceffone o una punizione e dopo un po’ ci fa anche il callo. Come sarà quel bambino? Come si comporterà fuori casa? Oh, beh, lo so ne hai un’idea, ne hai intravisto qualcuno… ma se stai leggendo questo articolo, per quanto tu possa fare fatica a dare delle regole e gestire la tua famiglia, tranquillo: non credo proprio tu sia a questo livello.
pare, ovviamente si sclera, soprattutto i genitori, che quando c’è troppo casino, gridano e tirano un ceffone al primo figlio che passa, senza un vero perché. Senza regole, non dovrebbero esserci nemmeno sanzioni, ma in una situazione di delirio, ovviamente prima o poi qualcuno si arrabbia e si sfoga con gli altri. Un bambino che cresce in un ambiente così, oltre a dover sopravvivere nel caos, sa che qualunque cosa faccia, che si comporti bene o male (ma poi: bene o male rispetto a cosa, che senza regole, non ci sono nemmeno indicazioni?), prima o poi gli arriverà un ceffone o una punizione e dopo un po’ ci fa anche il callo. Come sarà quel bambino? Come si comporterà fuori casa? Oh, beh, lo so ne hai un’idea, ne hai intravisto qualcuno… ma se stai leggendo questo articolo, per quanto tu possa fare fatica a dare delle regole e gestire la tua famiglia, tranquillo: non credo proprio tu sia a questo livello.
Il cuore della democrazia sono le regole condivise e
rispettate da tutti (o per lo meno dalla maggior parte), le due possibili
alternative sono l’anomia (assenza di regole) e quindi il caos, oppure la
dittatura. In entrambe i casi la situazione che si genera non è serena, non
consente la libertà del singolo dentro a dei paletti predefiniti che vincolano
tutti, ma permettono anche a tutti di esprimersi e far valere il proprio punto di
vista e i propri bisogni. Anche in famiglia succede la stessa cosa, sia voi che
i vostri bimbi avete bisogno di regole, ruoli e relazioni chiare per vivere
sereni. I vostri bimbi hanno bisogno di vivere in un contesto ordinato, ma non
oppressivo, per crescere bene. Fissare delle buone regole è essenziale, poi
ricordatevi anche che, anche in una democrazia, i ruoli e le responsabilità,
non sono uguali, così anche nella famiglia.
La prima fondamentale regola è quella del rispetto. Rispetto
di se stessi e degli altri. Da questo principio cardine potete far discendere
le altre regole della vostra famiglia, che è unica e irripetibile come le persone
che la compongono. Per questo motivo non ci sono regole che vadano bene per
tutti, dovete troverete le vostre, quelle che vi fanno vivere bene insieme, se
riuscite negoziandole anche con i vostri ragazzi.
Rispetto non è un principio astratto. E’ rispetto del modo
di essere, dei desideri, dei bisogni, dei sentimenti, di tutto ciò a cui una persona
tiene, che è per lei importante. Per questo rispetto significa anche attenzione
e ascolto, tolleranza e disponibilità.
In alcune classi dove ho lavorato, abbiamo fatto un
bellissimo lavoro sulle regole, che forse può esservi di ispirazione per
costruire le regole della vostra casa. Siamo partiti dai bisogni. Ogni bambino
ha detto quello che non lo faceva stare bene in classe, che non gli piaceva, o al contrario quello che lo aiutava a stare
bene, a concentrarsi e imparare. Poi abbiamo visto se anche agli altri piaceva
o non piaceva la stessa cosa, abbiamo riflettuto sul fatto che se a nessuno
piaceva che gli si sputasse addosso, fissando e rispettando tutti la regola di
non sputare, tutti erano garantiti nel loro bisogno di non ricevere sputi. Ma
anche che se tutti lavoravano meglio nel silenzio, sarebbe stato utile fissare
la regola di fare silenzio durate la lezione. Quindi tutti insieme abbiamo
deciso di fissare quelle regole e loro si sono assunti l’impegno di rispettarla
e di ricordarla ai compagni, nel caso se la dimenticassero. Abbiamo trovato una
decina di regole e con l’aiuto delle insegnanti che le ricordavano e facevano
rispettare quotidianamente, in quelle classi è tornata l’armonia.
Serve moltissimo dialogo e talvolta bisogna anche saper
essere un po’ severi: una volta fissate, le regole vanno continuamente
ricordate e fatte rispettare, per questo occorre che siano poche. Se da un alto
le regole semplificano la vita, dall’altro per ogni regola che fissate con i
vostri figli, sappiate che in un primo tempo, la fatica per voi sarà tripla, ma
una volta interiorizzata, sarà un capitale di grandissimo valore per la vostra
famiglia.
Se per esempio fissate che prima di passare ad un nuovo
gioco, si deve mettere in ordine il precedente, aspettatevi di dover essere
molto attenti a quando abbandonano un gioco, di doverli aiutare nei primi tempi
a riordinare (magari inventando il gioco del mettiamo in ordine), di doverlo
comunque ricordare voi a loro per molto tempo e che cerchino di imbrogliarvi,
mollando a metà un puzzle, per chiedervi se possono giocare a lego, proprio mentre
siete al telefono, contemporaneamente state scrivendo una mail e suona il
campanello, ma voi dovete avere la presenza di rispondere: “si; se hai messo a
posto il puzzle”. Dopo qualche mese però la vostra casa sarà molto più
ordinata, vivibile e quindi serena, vi risparmierete dei gran mal di schiena da
raccolta giocattoli in giro per casa e mal di piedi da ho pestato un giocattolo
(soprattutto di notte), avrete più tempo per voi e per loro. Ma quello che è
più importante: una volta acquisito, l’ordine rimarrà nelle loro buone
abitudini, quando saranno adolescenti (!) e adulti, in casa, nello studio, nel
lavoro… quella che oggi è una fatica per voi e una seccatura per loro, si
trasformerà in un regalo per la vita.
Ricordate che le regole devono andare incontro ai bisogni di
tutti (mamme, leggete bene: di tutti vuol dire anche ai vostri!), per essere
efficaci e durare, altrimenti le abbandonerete. A volte va bene, perché non
erano giuste o non servono più (i bisogni e le situazioni in una famiglia in
cui ci sono dei bimbi che crescono, cambiano rapidamente), altre volte invece vanno
riformulate o rinegoziate.
Quindi il gioco di oggi è: cercate di capire se nella vostra
famiglia ci sono bisogni che rimangono insoddisfatti e di
trovare un’organizzazione alternativa in grado di soddisfare maggiormente tutti
i membri della famiglia, generando maggiore serenità. Riflettete sulle vostre
regole (scritte e non), sui meccanismi che regolano il vostro vivere insieme,
per cercare delle possibili alternative o piccole/grandi variazioni utili.
Tenendo ben presente che tutti i gruppi hanno una resistenza al cambiamento,
provate a proporre poco per volta piccoli cambiamenti, condividendone il
significato e la finalità con altri adulti che dividono la vita con voi e i
vostri bimbi, ma possibilmente cercando una soluzione condivisa anche con i
vostri figli. Se ci sono troppe regole che nessuno rispetta, tenete solo quelle
essenziali, ma rendetele davvero importanti. Se invece non ce ne sono a sufficienza,
fissatene alcune.
Ora che abbiamo capito come le buone regole debbano essere poche e buone, cioè partire dalle esigenze delle persone, non vice-versa, come talvolta accade, la prossima volta cercheremo di chiarire quali sono alcuni bisogni fondamentali dei bambini e ragazzi, oltre a regole e ruoli chiari.
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