giovedì 16 aprile 2020

Coronavirus: il bicchiere mezzo pieno

Passato lo shock iniziale, al netto della tragicità della situazione, con un pensiero affettuoso per tutti coloro che stanno male, a casa e in ospedale, o sono in ansia per i loro parenti, o peggio in lutto, ieri durante la solita passeggiatina col cane rigorosamente entro i 200 metri da casa, ho avuto un'illuminazione di positività che vorrei condividere con voi.
woman holding sparkler
Come tanti ritorno al brindisi di Capodanno, quando già serpeggiava e si diffondeva il virus, sebbene ne fossimo ignari e nessuno di noi avrebbe potuto nemmeno lontanamente immaginare cosa sarebbe successo in questo folle anno.
Ricordo però con precisione che pensai: un anno con un numero doppio così particolare 2020, mi aspetto che sia un anno di grande cambiamento.
Un pensiero magico ed irrazionale, di quelli che capita di fare a Capodanno dopo qualche bicchierino, che rivelava un desiderio di cambiamento che tutti abbiamo e che ovviamente non teneva conto del fatto che il cambiamento non è mai indolore, anzi è sempre molto costoso.
Il cambiamento ci ha investito come un'onda di piena, ha stravolto le nostre vite, le città, la società, le relazioni, il modo di lavorare, di convivere, di relazionarci con gli altri e con le cose, di fare la spesa,
di pensare al futuro. 
bird's eye view of ocean wavesE' stato doloroso, è e sarà molto costoso, ma forse possiamo riuscire a vedere anche il positivo di questo cambiamento, altrimenti diventa impossibile dare un senso alla fatica che stiamo facendo e stare in equilibrio.
Ritorno a quel brindisi e penso che moltissimi di noi, potendo esprimere un desiderio sul nuovo anno, avranno avuto al primo posto:
-avere più tempo per me
-poter stare di più tempo a casa con la mia famiglia
-poter vivere in modo meno stressante
-lavorare meno o con più calma
-evitare traffico, code, problemi di parcheggio
planet earth close-up photography-vivere in un mondo meno caotico, rumoroso, inquinato (vi ricordo che fino a gennaio la paura non era di una pandemia, ma di una catastrofe ecologica, uno scenario ancora presente,che forse si è un po' allontanato grazie al rallentamento di un'economia che spesso non ha alcun rispetto della madre terra oltre che dei suoi lavoratori).
Quindi io credo che potremmo iniziare a vederla così, a vedere il bicchiere mezzo pieno, pur con tutte le paure e le incertezze sul presente ed il futuro.
Chi di noi ha il privilegio di avere il necessario per vivere, una casa, una famiglia sufficientemente amorevole e la salute e magari un lavoro che resiste, credo abbia un po' il dovere di godere del bello e del buono che questo periodo viene a portarci; di fare tutto il possibile per aiutare chi tutto questo non ce l'ha, ma soprattutto per preparare un futuro migliore, in cui far tesoro di questa esperienza, capire come portarsi dietro il buono che possiamo costruire oggi. 
Dentro a questa situazione obbligata, possiamo comunque scegliere: scegliere come vivere, come reagire, come far tesoro degli aspetti positivi, che ci sono! Delle potenzialità e possibilità che abbiamo e si aprono per un futuro molto incerto, ma che ci sarà, dobbiamo prepararlo e prepararci.
marble toyQuando usciremo non troveremo lo stesso mondo, soprattutto perché noi non saremo più gli stessi, allora la mia sfida personale, che vorrei condividere con voi è quella di uscirne migliore, sperando che la maggior parte di noi ne esca migliore, per ricostruire insieme quel mondo migliore per i nostri figli che avremmo sempre voluto, perché diciamocelo, non è che la vita di prima fosse perfetta!
Vivere più tempo in casa, lavorare da casa, riorganizzare in modo più funzionale la propria routine, avere più tempo per formarci coi mille corsi gratis che si trovano on line o i libri che non trovavamo il tempo di leggere, fare le tante cose che non trovavamo mai il tempo di fare, incluso parlare, giocare, studiare con i nostri figli, tutte queste sono opportunità del presente da non farsi scappare.
Qualcuno forse sarà critico rispetto a questa visione ed è comunque il benvenuto, ma spero che molti di voi vorranno invece condividere cosa di positivo vedono e stanno facendo in questo tempo strano e un po' sospeso.
Credo sia importante che anzitutto noi adulti e genitori, troviamo un equilibrio ed una visione chiara e fiduciosa, poi nei prossimi post ci occuperemo di come veicolare tutto questo ai nostri figli, che meritano la parte migliore di noi, non le nostre ansie, incertezze, preoccupazioni, nervosismi, che indubbiamente abbiamo il diritto di provare in questi frangenti, ma da cui dobbiamo sforzarci di metterli al riparo, oggi più che mai.
Voi cosa ne dite?
Vi sembra un pensiero assurdo o una visione, un ribaltamento di prospettiva, che può aiutarci?



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